Processionaria

Consociamo l’infestante

I principali danni da processionaria

In Italia la specie più comunemente diffusa di questo lepidottero è la processionaria del pino (Thaumetopoea pityocampa) e il suo nome deriva dall’abitudine a disporsi sempre in fila durante i suoi spostamenti, come a formare una processione.
Non sono solo le piante ad essere vittime della processionaria, questo bruco è ricoperto da uno strato di peli urticanti velenosi che costituiscono un pericolo reale anche per l’uomo e gli animali che vengono in contatto con esso. Esse possono causare infatti reazioni allergiche anche gravi e shock anafilattico a causa dell’istamina contenuta nel veleno della processionaria.
I peli della processionaria possono nuocere anche nel caso venissero inalati, provocando gravi problemi respiratori o addirittura ingeriti causando infiammazioni del cavo orale e dell’intestino, accompagnato da dolore addominale, vomito, sudorazione.

Habitat e settori più colpiti dalla processionaria

L’ambiente ideale per la proliferazione della processionaria è quello dei luoghi con climi temperati, in particolare i boschi e le foreste, che vengono letteralmente minacciati di distruzione da questo insetto.
La processionaria infatti si nutre di piante come il pino, il larice e il cedro e, per garantire il suo sviluppo, arriva a mangiarne voracemente ogni foglia fino a causare la morte della pianta infestata.
In inverno, indicativamente tra dicembre e l’inizio di febbraio, è il periodo in cui ci si accorge della presenza dell’insetto nei pini, quando i nidi formati dalle larve sono ben visibili sulla chioma, soprattutto nelle parti esterne.
Altrettanto ben visibili sono le “processioni” che si osservano sui tronchi, sull’erba, sul selciato nel periodo primaverile che precede il loro interramento nel suolo.

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I suggerimenti del team Saluber

Alcuni suggerimenti per prevenire le infestazioni da processionarie:

  • I proprietari di aree verdi e gli amministratori di condominio che gestiscono aree verdi ogni anno, entro la fine di febbraio, dovrebbero eseguire un’accurata ispezione degli alberi potenzialmente attaccabili dall’insetto per verificare l’eventuale presenza di suoi nidi.
  • In caso di presenza della processionaria, procedi con l’immediata rimozione e distruzione dei nidi solo tramite l’aiuto di una ditta specializzata.
    Non esistono metodi “casalinghi” efficaci e non rischiosi, è necessario rivolgersi all’esperienza di aziende come Saluber per un sopralluogo, per valutare la strategia migliore per eliminare i nidi e gli esemplari di processionaria, comprese uova, larve e crisalidi.
Infestazione di processionaria: rimedi
Infestazione di processionaria: rimedi

Disinfestazione da processionarie

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