Perché è importante riconoscere api e vespe?

Conviviamo con una grande quantità di insetti e altri animali, ma non tutti sono infestanti. Possiamo considerarli infestanti nel momento in cui producono danni a persone, cose, strutture, attività e la loro presenza è eccessiva rispetto all’ambiente in cui si trovano, oppure si insediano in spazi dove non dovrebbero stare.

Vespe e api sono insetti che, per quanto molto simili, possono produrre degli effetti diversi sull’ambiente: le api sono innocue, non aggressive e sono impollinatrici indispensabili per fiori, orti e coltivazioni. Negli ultimi anni, è aumentata moltissimo la sensibilizzazione verso il loro operato a favore del mantenimento degli ecosistemi: sono una specie protetta e non può essere eliminata, talvolta vengono spostate con l’aiuto di apicoltori.

Le vespe non sono necessariamente insetti infestanti, ma lo diventano quando formano il loro nido vicino alle abitazioni, scuole, nelle aziende e sugli edifici di strutture sanitarie, aumentando i rischi per le persone e producendo danno.

Api, come si riconoscono?

Si possono distinguere api e vespe osservando il corpo quando si appoggiano sulle superfici, ma più semplicemente si può osservare il loro nido: il nido delle api è spesso a forma di grappolo, viene costruito addossandolo ai tronchi degli alberi o fra le cavità dei muri ed è composto interamente da materiale prodotto dalle api, tipicamente la cera. Al suo interno si trovano la colonia, ovvero migliaia di api tra regina, fuchi e api operaie, e i favi, costruzioni cerose appese in verticale formate da celle esagonali. I favi fungono da deposito alimentare, infatti molte celle vengono riempite di polline, altre di miele, mentre altre ancora vengono lasciate libere per ospitare le nuove api nasciture.

Le api si nutrono prevalentemente di nettare e polline e svolgono il ruolo di impollinatrici, fondamentale per l’ambiente. Le api sono innocue e pacifiche, generalmente pungono se si sentono minacciate e quando pungono, lo fanno una sola volta e poi muoiono.

Il corpo di un’ape è riconoscibile in quanto è peloso, di colore giallo e marrone opaco e tozzo.

Come riconoscere una vespa?

La vespa ha le ali lunghe e strette, una struttura corporea più snella se confrontata con l’ape e colori più vividi; il suo volo è meno ondulatorio e armonioso, ma più diretto, rapido, per certi versi anche caotico procedendo anche a zig zag. Le vespe si nutrono di zuccheri, frutta, carne e altri alimenti; nel contesto ambientale possono essere predatrici di altri insetti, ma diventano spesso invasive. Se hai notato una massiccia presenza di vespe, contattaci per un servizio di disinfestazione.

A livello comportamentale, le vespe sono più aggressive delle api e pungono anche senza che siano state provocate, talvolta anche ripetutamente.

I nidi delle vespe

La vespa si differenzia dalle api in quanto produce un nido che sembra fatto di cartone ed è di colore grigio; alcuni nidi sono molto densi e corposi e vengono prodotti con un materiale che deriva dalla masticazione della polpa del legno: rispetto ai nidi delle api, quelli delle vespe sono meno regolari e la loro struttura può essere anche più fragile.

nido di vespa

Si possono trovare nidi appesi, ma anche sottoterra; i nidi delle vespe cartonaie si trovano spesso nei sottotetti e, rispetto a quelli d’ape sono più esposti e vengono costruiti senza sfruttare le cavità, ad esempio sotto le grondaie, nei camini o nei cassonetti delle tapparelle. In questo ultimo caso si percepisce anche un forte ronzio.

Vespe, come prevenire l’infestazione?

Se alcuni ambienti sono stati presi di mira dalle vespe per costruirci il loro nido in passato, può darsi che possano tornare. Perciò è opportuno agire preventivamente e, ad inizio primavera, dedicarsi a un’ispezione e pulizia accurata di alcuni spazi, come sottotetti, grondaie, tapparelle, infissi e loro muri esterni.

Il sopralluogo e l’intervento di tecnici disinfestatori è utile anche in una fase preventiva proprio per individuare per tempo i punti critici e adottare una strategia al fine di prevenire la presenza di questi insetti attraverso repellenti o barriere fisiche. E’ opportuno ricordare come l’utilizzo di appositi prodotti debba essere fatto rispettando criteri di sicurezza, sia per sé stessi, che per gli altri.

Inoltre, è sempre bene sigillare fessure e accessi, come intercapedini, fori nei sottotetti e spazi attorno a infissi e cassonetti, con un particolare occhio di riguardo nel caso di edifici non utilizzati o disabitati.

Infine, vale la regola generale per allontanare le infestazioni, ovvero la pulizia degli ambienti: meglio evitare di lasciare avanzi all’aperto e residui organici scoperti. E’ consigliabile chiudere sempre i bidoni e pulire frequentemente i contenitori.

I rischi delle punture delle vespe

Le punture di vespe possono sembrare banali, ma in certi casi rappresentano un rischio serio per la salute, soprattutto se non vengono gestite correttamente o se si sottovalutano i sintomi. Solitamente, dopo essere punti si avverte dolore, spesso anche irritazione e bruciore nella parte interessata, che risulta gonfia. Talvolta, possono comparire sintomi come una febbre lieve o un gonfiore esteso oltre i 10 centimetri dal punto in cui si è stati punti; nel caso un soggetto punto sia allergico, può avvertire difficoltà respiratorie, gonfiore alla gola, alla bocca o al volto, tachicardia, vertigini, nausea e perdita di coscienza. E’ sempre bene non sottovalutare i rischi e rivolgersi ad un medico per un parere.