Per le aziende certificate o che si vogliano certificare BRC, IFS, FSSC 22000 e ISO 22000, l’audit è una pratica fondamentale per verificare che il sistema sia conforme allo standard, che le procedure siano correttamente applicate e per identificare eventuali non conformità, osservazioni e punti di miglioramento.

L’audit rappresenta uno strumento essenziale per verificare che i prodotti siano sicuri, conformi alle normative vigenti e di qualità costante: attraverso una valutazione sistematica dei processi aziendali, consente di verificare la corretta applicazione delle procedure, l’efficacia del sistema di gestione e l’aderenza ai requisiti richiesti dallo standard di riferimento.

Oltre a garantire la sicurezza e la legalità dei prodotti, l’audit permette di dimostrare ai clienti e agli stakeholder la conformità agli standard internazionali, offrendo trasparenza e affidabilità lungo tutta la filiera produttiva. È anche un’importante opportunità per individuare eventuali criticità, non conformità o aree di miglioramento, e per intervenire in modo tempestivo ed efficace attraverso azioni correttive e preventive. Infine, l’attività di audit è fondamentale per mantenere la certificazione acquisita nel tempo, attraverso verifiche periodiche che assicurano il rispetto continuo degli standard e favoriscono un percorso di miglioramento costante dell’organizzazione.

Audit, dalle non conformità agli standard di qualità

L’audit in azienda viene spesso vissuto con una buona dose d’ansia, perché è associato ad una vera e propria caccia all’errore. Eppure, chi fa bene non ha nulla da temere: se i processi sono stati seguiti correttamente è un’ottima occasione per individuare margini di miglioramento. Gli auditor non “fanno solo le pulci”, ma danno anche feedback utili a migliorare l’efficacia e l’efficienza dei processi aziendali: integrarli è importantissimo. Nelle aziende con una radicata cultura della qualità, l’audit è non è più solo un singolo momento, ma diventa una routine fondamentale per ottenere informazioni rilevanti per aggiustare procedure e processi.

L’audit interno, o di prima parte, è condotto direttamente da auditor interni opportunamente formati o da consulenti esterni: ha lo scopo di verificare il corretto funzionamento del sistema di gestione e di preparare l’organizzazione al conseguimento o al mantenimento della certificazione ed è uno strumento prezioso per individuare eventuali non conformità, inefficienze o aree di miglioramento prima di un audit ufficiale.

L’audit esterno di seconda parte viene svolto da un’azienda cliente nei confronti di un fornitore.

L’audit esterno di terza parte, viene invece svolto da un organismo di certificazione indipendente. È obbligatorio per ottenere una nuova certificazione o per mantenerla nel tempo. Generalmente, il ciclo di certificazione prevede un audit iniziale e successivi audit di sorveglianza annuali o biennali, a seconda dello schema adottato.

Sempre più spesso si ricorre all’audit senza preavviso, utilizzato da enti di certificazione, organismi regolatori e anche da aziende per garantire che i processi siano realmente efficaci e in linea con gli standard di qualità e sicurezza richiesti.

Le verifiche condotte durante un audit sono diverse e riguardano i più svariati aspetti gestionali: nei settori regolamentati, il pest management è uno di questi.

Il pest management nell’audit

La gestione degli infestanti è una delle GMP, good manifacturing practices, secondo la normativa europea sulla sicurezza igienico-sanitaria e la qualità nella filiera alimentare, farmaceutica, nella cosmesi e nella produzione di imballaggi.

Il pest management è uno degli aspetti valutati in sede di audit; la sua valutazione positiva incide anche complessivamente sulla capacità di:

  • identificare e controllare i punti critici
  • gestire i rischi biologici
  • organizzare la pulizia e sanificazione
  • gestire la formazione del personale
  • gestirie la qualità delle materie prime, semilavorati e imballaggi
  • mantenere un ambiente idoneo a garantire sicurezza e qualità

L’addetto al pest management è una figura richiesta dalla normativa nelle aziende del settore alimentare certificate BRC, IFS, FSSC 22000 e ISO 22000. Nominare una figura che riconosca i principali infestanti, conosca la normativa di riferimento e sappia prevenire e gestire le infestazioni è vantaggioso e utile (e non solo nelle aziende certificate).

Investire nella formazione degli operatori è centrale: i controlli sulla sicurezza sono sempre più stringenti.

La formazione, un supporto nella gestione dell’audit

Avere le conoscenze e la preparazione adeguata per arrivare pronti e gestire serenamente l’audit è importante per supportare i processi orientati alla sicurezza e alla qualità dei prodotti. Il corso pratico di formazione per gli Addetti al Pest management di Saluber affronta anche gli aspetti che riguardano la gestione infestanti in sede di audit.

In particolare, vengono illustrate le principali non conformità riscontrate nel settore, evidenziando le criticità gestionali che ostacolano il raggiungimento degli standard, vengono condivise le soluzioni adottate per il loro superamento e forniti suggerimenti pratici su come gestire efficacemente le non conformità.

L’eventuale partecipazione dell’auditor, inoltre, offre l’opportunità di condividere e analizzare le principali criticità operative e consente di avere una risposta ad hoc da un punto di vista privilegiato ante-auditori da parte dell’esperto: le modalità per prevenire l’evolversi delle situazioni deboli evitando si trasformino in vere e proprie non conformità durante la fase di audit.

Inoltre, durante il corso per Addetti al Pest Management, esperti biologi ed entomologi condividono le indicazioni utili per riconoscere gli infestanti e comprenderne il comportamento, al fine di prevenire tempestivamente eventuali infestazioni.

La conoscenza della normativa, sia cogente che volontaria, consente di orientare correttamente i processi aziendali per il raggiungimento degli standard qualitativi richiesti.

Vengono condivisi i do e don’t, leggerezze o azioni che, nel tentativo di risolvere un problema strutturale o ambientale, ne creano nuovi legati agli infestanti.