Come eliminare le cimici?
Le cimici sono un grande gruppo di insetti, fastidiosi soprattutto per l’odore caratteristico che emanano dovuto alle sostanze di difesa, composte da aldeidi, acidi grassi volatili e alcoli. L’intento di eliminarle e la ricerca di soluzioni orientate a quello scopo, se ci pensiamo, riguardano principalmente l’evitare la gestione di questo aspetto olfattivo. La domanda è come eliminare le cimici, o piuttosto, come contenere la loro presenza preventivamente?
Le cimici sono dannose?
Le cimici negli ambienti domestici
Innanzitutto, va chiarito che le cimici, quelle verdi, che siamo abituati a vedere comunemente, e quella marroncina, asiatica, alloctona e invasiva negli ultimi decenni, non sono pericolose per l’uomo. Non sono considerate aggressive e non pungono: il loro apparato boccale è fitofago e non ematofago come quello delle cimici dei letti; quindi, nasce per estrarre la linfa dai tessuti vegetali, piante e frutti. Nelle abitazioni non producono danni come invece fanno altri insetti (termiti, formiche ecc), ma le tracce olfattive che lasciano adagiandosi su superfici e tessuti sono pungenti e fastidiose.
Le cimici nell’agricoltura e industria alimentare
La cimice è particolarmente dannosa in agricoltura, rappresentando un rischio nel settore ortofrutticolo, per le colture intensive industriali e anche nel vivaismo. Le punture della cimice causano macchie clorotiche e necrosi su foglie e frutti, portando al disseccamento di gemme e tessuti e indebolendo la pianta. I danni riducono la qualità e il valore commerciale dei prodotti e favoriscono l’ingresso di patogeni fungini, batterici e virali.
Le cimici sono inoltre un rischio per la contaminazione dei prodotti nel settore alimentare.
È possibile prevenire le cimici?
È possibile ricorrere ad alcuni accorgimenti preventivi per contenere la presenza delle cimici nelle abitazioni, facendo ricorso principalmente alle barriere strutturali come le zanzariere e verificando che nei serramenti non vi siano fessure. Occorre però prestare attenzione al comportamento delle cimici, che camminando sulle zanzariere, possono trovare facilmente un angolo d’ingresso; al contempo è importante ricordare che il rischio d’ingresso degli insetti si alza aprendo le zanzariere.
In casa, la diffusione di olii essenziali a base di menta piperita potrebbe fungere da repellente per le cimici a causa della profumazione molto intensa. NCAT1, l’ente USA dedicato alla tecnologia appropriata in agricoltura, inserisce anche alcune soluzioni botaniche nel pest control orientato alle produzioni agricole: menta, mentolo, allicina, citronella, aloysia citrodora, e alcune sostanze contenute in timo e origano, aiutano a dissuadere la presenza di questi insetti.
Ovviamente, bisogna tenere in considerazione il fatto che l’ambiente riparato offerto dalle abitazioni rappresenta un’attrattiva molto grande per le cimici, in cerca di riparo in luoghi protetti e asciutti. Leggi anche Perchè siamo invasi dalle cimici?
Per le piante ornamentali in casa e sui balconi, si può ricorrere alla pulizia delle foglie per eliminare eventuali uova depositate. Nei giardini, diversi insetti presenti in natura sono predatori naturali delle cimici verdi, mentre per le cimici asiatiche, gli antagonisti naturali sono più limitati, e ciò rappresenta una delle sfide attuali del pest control nell’agricoltura.
Le soluzioni per l’agricoltura
l problema delle cimici in agricoltura è complesso e non può essere affrontato solo con pesticidi, che dovrebbero restare l’ultima risorsa. L’approccio dell’Integrated Pest Management propone soluzioni più sostenibili: barriere fisiche come teli antinsetto per impedire l’accesso alle colture, soluzioni meccaniche e biologiche come trappole luminose e a feromoni per attirare e catturare gli insetti, e infine il ricorso ai loro antagonisti naturali, come vespe parassitoidi, ragni e uccelli insettivori. Favorire la presenza di questi organismi, ad esempio attraverso siepi e zone fiorite, significa ridurre l’impatto chimico e mantenere l’equilibrio dell’agroecosistema.

Ad esempio, la cimice asiatica, specie invasiva, è controllata nelle zone d’origine da insetti predatori autoctoni, favorendo una presenza equilibrata in natura. Nelle nostre zone, per contrastare la sua diffusione, sono stati studiati programmi nazionali di lotta biologica che prevedono l’introduzione di insetti alloctoni oofagi parassitoidi, come la vespa samurai, valutando chiaramente anche l’impatto sulle specie non bersaglio.
In Emilia Romagna, in particolare, è attivo il progetto di studio Haly Bio, finanziato dalla regione e attivato con la collaborazione delle Università di Modena e Reggio Emilia e di Bologna. Anche la Regione Lombardia ha aderito al programma nazionale di contrasto alla cimice asiatica introducendo la vespa samurai: dopo quattro anni di rilascio, dal 2024 l’attenzione è rivolta al monitoraggio dei siti interessati ai rilasci precedenti, valutando l’evoluzione dell’azione del parassitoide. Le migliori condizioni di insediamento e diffusione sono state rilevate nelle province settentrionali, mentre nelle province di Mantova, Cremona, Lodi e Pavia ci sono maggiori difficoltà.
Cimici, eliminarle a tutti i costi?
Quando il problema è domestico, ci si trova a far fronte all’odore sgradevole legato alla presenza di questi insetti negli ambienti: per quanto possibile, si può iniziare ad agire preventivamente per arginare il problema a monte. Quando le cimici sono già presenti in casa, si possono trattare le superfici sulle quali si sono posate con acqua e sapone, oppure con soluzioni alcoliche che contrastano le sostanze prodotte dall’insetto.
Emerge un tema fondamentale: l’abitudine, sviluppata soprattutto in passato, di poter risolvere qualsiasi infestazione attraverso l’utilizzo di prodotti chimici e repellenti, anche quando, come nel caso delle cimici, c’è fastidio, ma non rischio o danno tangibile.
E’ importante ricordare come tutti gli insetti siano fondamentali nella catena alimentare e, la loro massiva eliminazione, favorita dalle abitudini, anche quando non necessaria potrebbe impattare negativamente sull’equilibrio degli ecosistemi.
Per quanto riguarda l’agricoltura, la presenza di appositi programmi per contrastare la presenza degli infestanti e il supporto di una moderna azienda di disinfestazione, che al suo interno può contare su un reparto tecnico-scientifico, può essere un valido supporto nella lotta agli insetti dannosi: una lotta integrata, che preveda la combinazione di più fattori strategici.
- NCAT – National Center For Appropriate Technology USA ↩︎