L’estate 2025 ci ha lasciato episodi che hanno colpito l’opinione pubblica e che hanno riportato al centro dell’attenzione il tema della sicurezza e dell’igiene. I casi di botulismo legati a conserve non adeguatamente trattate e il sapone contaminato in ospedale sono segnali chiari: anche nei luoghi dove la sicurezza e l’igiene devono essere al massimo livello, possono verificarsi falle con conseguenze drammatiche.

I notiziari hanno riportato anche i casi di arbovirosi come Chikungunya e West Nile, virus che si trasmettono attraverso le zanzare: i flussi di persone e merci e la rapidità nella proliferazione delle popolazioni di zanzare giocano un ruolo determinante nella loro diffusione. Il Piano Nazionale Arbovirosi, infatti, ha previsto il monitoraggio umano, la sorveglianza animale ed entomologica e misure ordinarie di riduzione della densità di zanzare per contrastarne la diffusione, attraverso azioni mirate di disinfestazione con trattamenti larvicidi.

Si tratta di situazioni che dimostrano, in linea generale, quanto sia fragile l’equilibrio quando l’attenzione cala, quando è difficile controllare i fattori esogeni o quando si tende a sottostimare un problema. Il punto, allora, è chiedersi: stiamo facendo davvero abbastanza per prevenire?

Perchè dovremmo insistere sulla prevenzione?

La prevenzione non è fatta solo di regole scritte, ma di gesti quotidiani, di formazione, di attenzione che diventa abitudine. Spesso, infatti manca la capacità di trasformare la sicurezza da “adempimento” a riflesso naturale in ogni contesto, per questo servirebbe insistere nella creazione di buone pratiche e abitudini.

Parlare di sicurezza senza mettere al centro igiene e salubrità è riduttivo. La pulizia degli ambienti di lavoro e domestici, il controllo delle superfici e dei materiali che entrano in contatto con alimenti o con le persone non sono dettagli, ma elementi fondamentali di un sistema di prevenzione.

Un ambiente igienico è il primo presidio contro la diffusione di microrganismi e contaminanti. La salubrità, intesa come condizione complessiva che rende un luogo sicuro per chi lo frequenta, rappresenta il passo successivo. Infine, la sicurezza è il risultato: un contesto in cui lavoratori, consumatori e cittadini possono svolgere le loro attività con la consapevolezza che i rischi sono ridotti.

La collaborazione tra istituzioni e privati, come nel caso delle arbovirosi, la sensibilizzazione e la diffusione di una cultura della sicurezza, possono davvero fare la differenza; ma deve essere chiaro che ciascuno, nel proprio piccolo, deve fare la propria parte.

Quali sono le buone pratiche di prevenzione?

Alcune azioni di prevenzione e buone pratiche che possono diffondere una cultura della salubrità in tutti i contesti:

  • pulizia e ordine costanti
  • corretta gestione dei rifiuti
  • controllo di umidità e infiltrazioni
  • formazione e sensibilizzazione delle persone, dai bambini fino alle aziende
  • manutenzione delle strutture
  • ispezioni regolari degli ambienti

Prevenzione, igiene e salubrità non riguardano solo la pulizia visibile o le corrette pratiche quotidiane: includono anche la capacità di evitare che animali infestanti e insetti compromettano la sicurezza degli ambienti. Topi, blatte, mosche o zanzare non portano soltanto fastidio: rappresentano veicoli di contaminazione biologica e un rischio concreto per la salute.

Prevenzione e gestione integrata degli infestanti

È qui che entra in gioco il pest management integrato (IPM): un approccio che non si limita alla disinfestazione reattiva, ma mette al centro la prevenzione, attraverso monitoraggi costanti, analisi dei rischi ambientali e azioni mirate a ridurre le condizioni favorevoli allo sviluppo delle infestazioni.

Così come la formazione, la manutenzione e l’igiene quotidiana diventano abitudini fondamentali, anche il controllo degli infestanti deve essere visto come parte integrante delle misure di sicurezza e di protezione della salute collettiva. Prevenire significa non solo ridurre i rischi immediati, ma costruire una vera e propria cultura della sicurezza, capace di garantire ambienti salubri, sostenibili e affidabili nel tempo.