Le blatte sono insetti altamente adattabili e resistenti: possono sopravvivere a lungo in ambienti inospitali, che apparentemente non presentano le condizioni necessarie per la sopravvivenza.
Conoscere alcune loro caratteristiche e aspetti comportamentali tipiche può essere utile per aumentare la soglia d’attenzione e sensibilizzazione nei confronti una possibile infestazione e adottare misure di prevenzione.
Blatte, a volte ritornano?
Quando si verifica un’infestazione di blatte, è importante sapere che il problema va trattato alla radice per evitare che si “ripresenti” in tempi brevi.
Si sbaglia pensando che un insetticida possa essere la soluzione definitiva all’infestazione, in primis perché le blatte, nel tempo, hanno sviluppato una grande resistenza ai pesticidi, anche attraverso mutazioni genetiche; inoltre, sono molto abili nel trovare rifugio in ambienti dove l’insetticida non penetra.

La presenza di uova in fessure e intercapedini difficilmente ispezionabili, la natura delle loro uova e il loro ciclo biologico rapido potrebbe far ripresentare il problema, anche nell’arco di breve tempo; bisogna considerare, inoltre, che dalla deposizione alla schiusura, le blatte possono trascorrere fino a due mesi nascoste dentro le uova.
E’ importante, quindi, risolvere il problema alla base, rivolgendosi a tecnici disinfestatori specializzati per un servizio professionale e curato.
Resistenza e adattabilità: scarafaggi e blatte vivono in condizioni estreme
La resistenza e la grande capacità di adattamento delle blatte è più o meno nota, ma come si traduce nella quotidianità, nella cura e nell’attenzione verso gli ambienti che viviamo?
Le blatte sopravvivono senza cibo per settimane e giorni senza acqua: la resistenza alla scarsità di risorse consente loro di vivere e riprodursi anche in ambienti in cui l’approvvigionamento alimentare è intermittente.
Le blatte si adattano a climi e temperature estremi: prediligono ambienti caldi e umidi, ma vivono anche in luoghi freschi e asciutti. Alcune specie, nello specifico, vivono in ambienti particolarmente umidi come sotterranei e fognature. Per brevi periodi, blatte e scarafaggi possono sopravvivere anche a temperature molto alte, anche fino ai 50°.

Le blatte sono animali notturni: la loro attività è massima tra il tramonto e l’alba, riduce il rischio di essere disturbate e aumenta le probabilità di trovare cibo lasciato incustodito. Quando si vede una blatta di giorno, può essere segno di un’infestazione avanzata, in quanto la competizione le costringe a cercare risorse anche in momenti insoliti. Contattaci per un sopralluogo e un servizio di deblattizzazione professionale.
Insetti come blatte e scarafaggi, grazie alla loro adattabilità e capacità di scegliere rifugi protetti, possono sopravvivere anche allo stress ambientale.
Alcuni esperimenti di laboratorio, hanno mostrato che le blatte sono anche resistenti alle radiazioni: sono infatti riuscite a sopravvivere in ambienti con livelli di radiazioni superiori a quelle letali per altri animali.
Le blatte possiedono inoltre un sistema nervoso altamente sviluppato che consente loro di evitare i pericoli attraverso reazioni rapide, sia fisiche, che comportamentali. Blatte e scarafaggi sono noti, infatti, per muoversi agilmente e velocemente.
Le blatte sono animali sociali: vivono in colonie e comunicano tra loro tramite segnali chimici, i feromoni. I feromoni sono usati per attirare altri membri della colonia verso risorse comuni e per mantenere la coesione del gruppo, facilitando la loro sopravvivenza. Questo comportamento, infatti, consente loro di coordinare le loro attività e a facilitare la ricerca di cibo e rifugio, aumentando le loro probabilità di sopravvivenza.
Da non dimenticare che le blatte, evolvendosi, sono state in grado di adattarsi alla convivenza con l’uomo: non a caso, per evitare predatori, vivono e si muovono prevalentemente in luoghi nascosti e al buio.
Il fatto che convivano in ambienti abitati dall’uomo, fa sì che siano veicolo di patogeni, cause di danni economici, come inquinamento di cibo, guasti, contaminazione di ambienti produttivi e responsabili di allergie o malattie.
I principali rischi igienico-sanitari connessi alle blatte
Le blatte possono trasportare e diffondere diversi batteri patogeni, tra cui escherichia coli, stafilococco e salmonella. Questi batteri possono essere trasportati dalle blatte sia esternamente, sulle zampe e sul corpo, sia internamente, attraverso l’ingestione di materiali contaminati. Successivamente, possono essere depositati su superfici, alimenti o utensili da cucina, facilitando la trasmissione all’uomo.
Le blatte sono attratte da residui alimentari e possono facilmente contaminare cibi e superfici di preparazione. Camminando su alimenti o utensili da cucina, depositano microrganismi patogeni e allergeni, rendendo il cibo potenzialmente pericoloso per il consumo. La contaminazione può avvenire anche attraverso le loro feci o rigurgiti, che contengono batteri e altri agenti patogeni. Il consumo di alimenti contaminati può portare a intossicazioni alimentari e altre infezioni gastrointestinali
Le blatte sono una fonte significativa di allergeni: le proteine presenti nelle loro feci, saliva e parti del corpo possono scatenare reazioni allergiche in individui sensibili. Alcuni studi hanno evidenziato una correlazione tra l’esposizione agli allergeni delle blatte e un aumento delle crisi asmatiche, soprattutto nei bambini che vivono in ambienti infestati.
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