A fine estate i calabroni sono molto attivi e rappresentano un rischio concreto per la sicurezza degli ambienti e delle persone. In questo periodo le colonie sono alla loro massima espansione: mentre larve e regine proseguono il loro ciclo di sviluppo, le operaie sono dedite alla ricerca di cibo.
Cosa succede in un nido di calabroni nel periodo di settembre-ottobre?
Le regine, nella fase finale della stagione, depongono sia le uova dei fuchi (i maschi) sia quelle delle nuove femmine fertili. I maschi hanno vita breve: muoiono subito dopo l’accoppiamento. Le femmine fecondate, invece, sono destinate a diventare le nuove regine che, con l’arrivo della primavera, fonderanno altre colonie.
Il nido non supera mai l’inverno: vecchie regine e operaie muoiono con il freddo, mentre solo le giovani regine sopravvivono al gelo, garantendo la continuità della specie e la nascita di nuove colonie nella stagione successiva.
Approfondisci nell’articolo “Focus: calabroni”
Proprio per evitare la proliferazione dell’attività durante la belle stagione, è opportuno agire preventivamente già ora, attraverso un servizio professionale di disinfestazione da calabroni e rimozione professionale del nido.
Perchè è meglio non avvicinarsi al nido di calabroni a fine estate?
Avvicinarsi ai nidi in questo momento dell’anno è particolarmente rischioso: le vespe operaie stanno proteggendo le future regine svernanti e disturbare il nido può provocare attacchi difensivi, con conseguenti punture.
Individuato il nido, è consigliabile contattare l’azienda di disinfestazione per rimuoverlo efficacemente in sicurezza.
Poiché la maggior parte dei calabroni adulti è in piena attività, gli incontri con l’uomo sono più frequenti e potenzialmente pericolosi.
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Calabrone europeo o calabrone asiatico fa la differenza?
Riconoscere la differenza tra un nido di calabrone europeo, vespa crabro, o di un calabrone asiatico, vespa velutina, è importante perchè quest’ultimo è una specie invasiva. Anche nel nostro Paese sono attivi piani di eradicazione e contenimento: in particolare, in Liguria e Piemonte si parla di contenimento, in quanto l’eradicazione completa non è più possibile. Lombardia, Veneto, Toscana ed Emilia Romagna hanno attivato il monitoraggio sul territorio già da diversi anni. Più recentemente, nel 2024 e nel 2025, la vespa velutina ha fatto la sua comparsa anche in Puglia, nel leccese e in provincia di Nuoro. Sul sito www.stopvelutina.it/ è possibile segnalarne la presenza.
Individuare il calabrone asiatico è utile soprattutto quando nell’area sono presenti attività di apicoltura: è infatti predatore di api mellifere e il suo attacco indebolisce le colonie con ovvie conseguenze sulla produzione. Il calabrone asiatico, da predatore, tiene sotto assedio gli alveari; le api smettono di uscire per raccogliere il cibo necessario per nutrire la colonia che, di conseguenza, si indebolisce pericolosamente. In Francia sono state segnalate perdite degli alveari che arrivano fino al 50% a causa della vespa velutina.
Il calabrone asiatico preda l’ape e anche altri importanti impollinatori (bombi, megachilidi, farfalle, etc): è importante ricordare come l’ape sia il principale e dalla sua sopravvivenza dipende la capacità riproduttiva di almeno 130 mila specie di piante.
Dove nidificano il calabrone europeo e il calabrone asiatico?
l calabrone europeo predilige nidificare in cavità naturali o protette: è piuttosto comune trovarne i nidi in alberi cavi, tronchi, sottotetti o all’interno di muri e altre strutture riparate. I nidi sono generalmente compatti, di dimensioni moderate (circa 20–40 cm) e con camere interne ben organizzate. La maggior parte dei nidi si trova a un’altezza relativamente bassa dal suolo, anche se in alcuni casi possono trovarsi più in alto. In generale, il calabrone europeo tende a rimanere in ambienti naturali o semi-naturali, lontano da aree densamente popolate.
Il calabrone asiatico, invece, ha abitudini di nidificazione più aggressive in termini di impatto ecologico e interazione con l’uomo: predilige costruire nidi sospesi e ben visibili, generalmente tra i rami di alberi e arbusti, ma spesso anche in tetti, grondaie e sottotetti. I nidi sono di forma sferica o ovale, molto grandi, fino a 60–70 cm di diametro, costruiti con fibre vegetali miscelate a saliva e con un colore grigio-bruno. L’altezza media dei nidi varia tra i 5 e i 15 metri dal suolo, rendendoli facilmente osservabili. A differenza del calabrone europeo, la Vespa velutina è altamente adattabile agli ambienti urbani e periurbani, nidificando spesso in parchi, giardini, alberi isolati o strutture alte vicino alle abitazioni.
Cosa fare quando si individua un nido di calabroni?
Individuato il nido, il primo passo fondamentale è osservarlo da una distanza di sicurezza: meglio non avvicinarsi troppo ed evitare di disturbare gli insetti, in quanto anche piccoli movimenti o rumori possono rendere i calabroni aggressivi. Se il nido si trova in alto o su strutture instabili, meglio non tentare di salire su scale o supporti precari: il rischio di cadute è reale e può provocare incidenti gravi.
Tentare di rimuovere il nido da soli, soprattutto se grande o in alto, espone al rischio di punture multiple che possono essere pericolose, in particolare per i soggetti allergici. La protezione personale non è mai sufficiente per ridurre completamente il rischio.
Inoltre, gli insetticidi domestici possono risultare inefficaci, e in alcuni casi contengono sostanze che sono dannose per l’ambiente o per la salute umana. Talvolta questi prodotti richiedono un uso corretto che non sempre è garantito, aumentando la possibilità di errori o di danni collaterali.
Rivolgersi a una ditta specializzata di disinfestazione è sempre la scelta più sicura: i tecnici professionisti hanno attrezzature adeguate e esperienza comprovata per rimuovere i nidi di calabroni senza mettere a rischio la salute delle persone e senza danneggiare l’ambiente circostante. I tecnici disinfestatori, coadiuvati da persone specializzate in ambito biologico ed entomologico, valutano la situazione, identificano la specie e scelgono il metodo più efficace, sia per nidi grandi che sospesi in alto. In caso di nidi in luoghi pubblici o particolarmente pericolosi, un’azienda specializzata sa come collaborare con le autorità competenti, come i Vigili del Fuoco, per garantire un intervento sicuro ed efficace.
