Cambiamenti climatici e insetti, perché rischiamo un aumento di infestazioni?

Negli ultimi decenni, il cambiamento climatico ha portato a un aumento delle temperature globali, influenzando direttamente gli ecosistemi. Ondate di calore, alluvioni e shock termici stanno influenzando stili di vita, urbanizzazione ecc: in parte, gli effetti diretti sulle economie si stanno già manifestando (ad esempio, nel Nord Europa sono aumentate le produzioni vitivinicole), sulle persone e le comunità sono percepibili soprattutto in occasione di particolari eventi atmosferici.

Per quanto riguarda insetti e animali, i cambiamenti climatici stanno avvenendo con una rapidità tale per cui molte specie faticano ad adattarsi. Eppure, esistono già evidenze che spiegano come la biodiversità stia rispondendo agli effetti dei cambiamenti climatici. Tra gli impatti più evidenti, si osservano alterazioni nel ciclo vitale e nei comportamenti delle specie, nella loro presenza e distribuzione geografica, nella composizione delle comunità biologiche, nella struttura degli habitat e nei processi che regolano gli ecosistemi.

Vi sono, inoltre, degli impatti indiretti, altrettanto pericolosi derivanti da cambiamenti nell’uso del suolo e di altre risorse: fra questi, la perdita e frammentazione degli habitat, lo sfruttamento eccessivo, l’ inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo e la diffusione di specie invasive.

L’impatto del clima sugli insetti infestanti

Le temperature più elevate accelerano il metabolismo degli insetti, portando a una crescita più rapida e a cicli vitali più brevi. Questo significa che molte specie possono completare più generazioni in un anno, aumentando così la loro presenza.

Il riscaldamento globale sta favorendo lo spostamento locale di molte specie: infatti, quando cambiano temperatura e umidità, anche le specie native tendono a migrare verso aree dove trovano condizioni più favorevoli per vivere, nutrirsi e riprodursi. Il loro insediamento in nuovi habitat, però, non dipende solo dal clima: devono anche riuscire a trovare le piante di cui si nutrono e risorse sufficienti per sopravvivere e riprodursi con successo. La processionaria del pino, ad esempio, si sta spostando in altitudine e inizia ad attaccare anche le piante di cedro.

L’espansione territoriale di molte specie infestanti riguarda anche la colonizzazione di aree precedentemente inospitali favorita sia dai cambiamenti climatici, che dall’intensificarsi di scambi commerciali. Un esempio tra tutti, la cimice asiatica, inesistente in Europa fino a pochi anni fa ma che ora, anche a causa di un clima favorevole, è diventata una tra le specie più infestanti, con gravi danni nel settore agricolo.

Cambiamenti climatici: insetti infestanti in aumento

Oltre alle cimici asiatiche, tra le specie più impattate dal cambiamento climatico troviamo le zanzare, il cui aumento è strettamente legato all’incremento delle temperature e dell’umidità. Specie come la zanzara tigre (Aedes albopictus) stanno invadendo nuove zone, portando con sé il rischio di malattie come Dengue, Zika e Chikungunya. Le estati sempre più lunghe e le temperature miti anche nei mesi invernali stanno favorendo la sopravvivenza di questi insetti, con una diffusione che ormai non si limita più alle sole regioni meridionali.

zanzara - insetto infestante, appoggiato sulla pelle dell'uomo

Un altro problema è rappresentato dalle blatte e dalle formiche, insetti che stanno trovando sempre più condizioni favorevoli per la loro proliferazione nelle città. Le blatte, in particolare, sono insetti estremamente resistenti e si adattano rapidamente ai cambiamenti climatici, aumentando la loro presenza in ambienti urbani. Le formiche, invece, stanno espandendo i loro habitat, con colonie sempre più numerose che invadono abitazioni e strutture commerciali alla ricerca di cibo e riparo.

Infine, la processionaria del pino è in forte espansione, con un ciclo vitale sempre più anticipato e prolungato. Questo lepidottero rappresenta una minaccia non solo per le piante, poiché può defogliare interi boschi, ma anche per la salute umana e animale. I peli urticanti delle larve possono causare reazioni allergiche, irritazioni cutanee e, nei casi più gravi, problemi respiratori. La diffusione della processionaria è favorita dal riscaldamento globale, che consente alle larve di completare il loro sviluppo in periodi più lunghi rispetto al passato.

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Le conseguenze per la salute e l’ambiente

L’aumento delle temperature ha conseguenze dirette anche sulla salute pubblica. Con la crescita delle popolazioni di insetti infestanti, si registra un incremento delle malattie trasmesse, come la malaria e la febbre del Nilo occidentale.

Anche l’agricoltura ne risente: danni significativi alle colture si verificano non solo per le conseguenze dirette dell’azione climatica sulle piante, ma anche a causa dell’aumento di elementi patogeni fungini e batterici. Ovviamente, questa situazione genera anche ricadute importanti sulla sicurezza alimentare.

Gli interventi professionali risultano così sempre più necessari: strategie di prevenzione e attività di disinfestazione dovrebbero essere integrate sempre più fra le azioni ordinarie a tutela della sicurezza, dell’igiene e della qualità dei prodotti agroalimentari, nonché della trasparenza della filiera.

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Strategie di prevenzione e disinfestazione

Il monitoraggio costante, soprattutto se l’attività opera in un settore più soggetto a rischio, come quello agricolo, HoReCa o ristorazione, è fondamentale per individuare precocemente eventuali infestazioni.

Soluzioni ecologiche, basate in primis su una forte azione di prevenzione, sul controllo biologico e sull’impiego di insetticidi a basso impatto ambientale in misura comunque contenuta, consentono di contenere le possibilità di infestazioni e controllare il modo in cui queste influenzano l’ambiente. Gli interventi professionali mirati, basati sulla conoscenza scientifica specifica e l’esperienza sul campo sono, anche abbinati alle tecnologie avanzate, una soluzione efficace per il controllo e la gestione degli infestanti.

Affidarsi a professionisti esperti è essenziale per proteggere abitazioni e aziende da questi rischi: non è mai troppo presto per iniziare.